Ci concentriamo spesso nel raccontare le fiabe a noi classiche, dimenticando che ci sono classici per ogni nazione, e che spesso, quelle storie così comuni ad altre latitudini, per noi sono completamente sconosciute.
Cosa accade nelle fiabe di paesi lontani? È strano, ma anche affascinante, perché accade ciò che ci aspettiamo da tutte le fiabe: eroi, cattivi, battaglie, animali parlanti e, quando tutto sembra precipitare, un atteso lieto fine. Niente di diverso da ciò che ben conosciamo, allora perché non raccontare la storia di Momotaro?
Lo spettacolo porta in scena una delle fiabe più amate della tradizione giapponese: la storia di Momotaro, il bambino nato da una grande pesca trovata in riva al fiume da una coppia di anziani senza figli. Cresciuto forte, coraggioso e generoso, Momotaro decide di partire per liberare il suo villaggio da un gruppo di terribili oni (demoni) che seminano paura e distruzione.
Durante il viaggio incontra tre compagni fedeli – un cane, una scimmia e un fagiano – che lo aiuteranno nell’impresa. Con astuzia, coraggio e spirito di collaborazione, Momotaro e i suoi amici affronteranno gli oni, riportando la pace e la serenità alla comunità.
Lo spettacolo alterna momenti di narrazione viva e diretta a scene di forte impatto visivo e immaginifico, invitando i bambini e i ragazzi a scoprire non solo una fiaba lontana, ma anche i valori universali che porta con sé: la solidarietà, l’amicizia, il coraggio e il rispetto reciproco.
Una messa in scena semplice e suggestiva, che gioca con la forza evocativa della parola e delle immagini, trasformando la fiaba in un viaggio teatrale collettivo capace di far “vedere” ciò che non c’è e di trasportare gli spettatori dentro un Giappone antico, magico e senza tempo.
